Immunosoppressione con farmaci generici nel trapianto di fegato e rene |
Tra i vari aspetti dello studio CESIT rientra la valutazione del profilo beneficio-rischio e l'impatto economico degli immunosoppressivi generici nei riceventi di trapianto di rene e fegato rispetto ai farmaci di marca. Clicca qui per la pubblicazione su “Efficacia e sicurezza degli immunosoppressivi nella terapia di mantenimento nel trapianto di rene: i risultati CESIT”L'utilizzo di farmaci generici ha mostrato un aumento significativo: negli anni presi in considerazione dallo studio (dal 2013 al 2019), la percentuale di utilizzatori tra i riceventi di rene cresceva dal 14,2% al 40,5% per il tracolimus (TAC), dal 36,9% al 56,7% per micofenolato (MYC) e dal 18,2% al 94,7% per la cliclosporina (CsA). È stata riscontrata una grande variabilità nell'assunzione generica per regione. Per tutti gli immunosoppressivi considerati è stato evidenziato un profilo rischio-beneficio comparabile tra le formulazioni generiche e quelle di marca. La scelta di immunosoppressivi generici durante il mantenimento potrebbe comportare un risparmio annuo di circa 2000 euro a persona per ogni ingrediente terapeutico. Lo studio pertanto mostra una percentuale crescente di pazienti che utilizzano farmaci immunosoppressivi generici nel tempo, suggerendo una crescente accettazione dei generici all'interno della comunità dei trapianti e rivela profili rischio-beneficio comparabili tra le formulazioni generiche e di marca di TAC, CsA e MYC. Studi futuri dovrebbero approfondire le variazioni regionali di prescrizione. |