Impatto dell'aderenza ai farmaci modificanti la malattia nella sclerosi multipla |
La sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale che richiede una gestione diagnostica e terapeutica molto complessa. Il trattamento con farmaci modificanti la malattia (DMD) mira a ridurre il tasso di ricadute e la disabilità, tuttavia i dati “Real World” sulla relazione tra aderenza al trattamento e tasso di ricadute sono pochi. L'obiettivo di uno studio di coorte condotto dall’IRCCS “Istituto delle Scienze Neurologiche” di Bologna - a cui ha preso parte anche il DEP Lazio - è stato quello di valutare, in un contesto italiano, l'impatto dell'aderenza al DMD sulle ricadute, nella reale pratica clinica. Sono stati inclusi 2.528 pazienti affetti da SM di età superiore ai 18 anni e residenti in Emilia-Romagna, identificati attraverso l’integrazione di database amministrativi, che hanno ricevuto una prima prescrizione di DMD tra il 2015 e il 2019 (età media 42 anni, due terzi donne). I pazienti “altamente aderenti” presentavano un rischio di ricaduta inferiore del 25% rispetto ai pazienti “non aderenti”, dopo aver controllato per età e genere. Diverse analisi di sensibilità hanno supportato il risultato principale. La scelta del DMD con cui iniziare la terapia farmacologica e la raccomandazione di aderire al trattamento sembrano essere aspetti cruciali che coinvolgono sia i medici che i pazienti. |