Misurare l’impatto indiretto dell’epidemia da Sars-CoV-2 sui processi assistenziali del territorio |
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Uno studio condotto dal DEP Lazio si è posto l’obiettivo di implementare una rappresentazione grafica basata sul TreeMap, strumento in grado di sintetizzare i risultati di indicatori eterogenei, con scale di misurazione e riferimenti differenti, e utilizzarne le potenzialità per misurare l’impatto indiretto dell’epidemia da Sars-CoV-2 sulla qualità delle cure erogate. Sono stati riportati, a titolo di esempio, i risultati di una delle 10 Asl della Regione Lazio. Rispetto al 2019, nel 2020 si nota un miglioramento dell’assistenza territoriale in tutte le aree considerate, ad eccezione dell’area metabolica che rimane stabile. Sono diminuite le ospedalizzazioni “evitabili” come quelle per scompenso cardiaco, Bpco e complicanze del diabete. È diminuita l’incidenza di eventi cardio-cerebrovascolari dopo un evento acuto, come l’infarto o l’ictus ischemico, e si sono ridotti gli accessi inappropriati in pronto soccorso. Inoltre, dopo decenni di sovraprescrizione, l’utilizzo di farmaci ad alto rischio di inappropriatezza, come gli antibiotici e i cortisonici inalatori, ha subìto una repentina battuta d’arresto. L'epidemia da nuovo coronavirus ha davvero migliorato i processi assistenziali sul territorio? Il TreeMap si è dimostrato un valido strumento per valutare la qualità delle cure territoriali, sintetizzando i risultati di numerosi indicatori “elementari”, per loro natura eterogenei. Tuttavia i miglioramenti nei livelli di qualità osservati nel 2020 rispetto al 2019 vanno interpretati con estrema cautela perché potrebbero costituire un paradosso generato dagli effetti indiretti dell’epidemia da Sars-CoV-2. Se, nel caso dell’epidemia, i fattori di distorsione possono essere facilmente identificati, in contesti valutativi differenti e più ordinari la “ricerca delle cause” potrebbe essere molto più complessa. |