L'urbanizzazione è correlata all'assistenza sanitaria? |
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Dal frenetico sviluppo delle aree centrali alla fine dell'Ottocento, fino alla speculazione edilizia della prima metà del Novecento e di tutti gli anni Sessanta, Roma è oggi caratterizzata da aree fortemente urbanizzate, e da nuclei di città dispersi in un'area di oltre 1200 km2. I Municipi XIII e XIV costituiscono in questo uno spaccato realmente rappresentativo del contesto romano. Il tessuto denso della periferia storica più centrale si fa via via più rarefatto, riaggregandosi intorno all'anello autostradale del GRA, per poi disperdersi nuovamente nella campagna a nord. All'interno di questo tessuto sono presenti aree di Edilizia Residenziale Pubblica, costruite principalmente tra gli anni '40 e '70, che ancora oggi costituiscono, nella percezione della popolazione, delle vere e proprie "isole urbane". Queste sono caratterizzate da un livello socioeconomico inferiore rispetto alle aree degradate circostanti e da un significativo aumento del livello di rischio per quanto riguarda i tassi di accesso al pronto soccorso e di ospedalizzazione. Il tutto nel contesto di un evidente gradiente centro-periferia di questi indicatori, correlabile non solo con gli indicatori socio-economici, ma con lo sviluppo stesso di queste porzioni di città. La complessità della stratificazione storica e urbana di Roma rende questa metodologia capace di leggere in profondità le dinamiche socio-economiche con impatto sulla salute e di programmare efficacemente i servizi sanitari, territoriali e ospedalieri. |