Il valore aggiunto della TAC a basso dosaggio: oltre il tumore polmonare |
Un esame sistematico della TAC a basso dosaggio (LDCT), oltre ai tumori polmonari, può rivelare la presenza di malattie non diagnosticate, migliorando costi ed efficacia di questi programmi. Il DEP Lazio ha partecipato a uno studio atto proprio a valutare l'associazione tra i risultati della scansione LDCT e le malattie oncologiche e non, in cui 746 partecipanti hanno preso parte a un programma di screening. L'età media era di 62 anni, il 62% erano maschi. L'1,5% ha ricevuto una diagnosi di cancro ai polmoni, mentre il 16,1% è stato ammesso alle cure acute nei tre anni successivi: 8,6% per malattie cardiovascolari, 4,3% per malattie respiratorie e 5,2% per malattie oncologiche. La calcificazione delle valvole e i tappi di muco bronchiali erano positivamente associati al ricovero per malattie cardiovascolari, mentre la fibrosi sub-pleurale aveva un ruolo protettivo. I noduli polmonari, la deviazione tracheale e i tappi di muco bronchiali erano associati positivamente con il ricovero per malattie oncologiche. L'associazione osservata tra i risultati LDCT selezionati e l’insorgenza di malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche suggerisce che il potenziale informativo dello screening con TAC a basso dosaggio va oltre lo screening del cancro al polmone. |