Immidem: disturbi cognitivi nella popolazione migrante |
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Il progetto nasce da un’osservazione clinica: “sempre più persone con una storia di migrazione visitano i nostri ambulatori per affrontare un disturbo cognitivo”. Si pone quindi l’obiettivo di caratterizzare il fenomeno della demenza nella popolazione migrante e di promuovere lo sviluppo di un contesto capace di gestirlo da una prospettiva socio-sanitaria e culturalmente sensibile. L'aumento di migranti anziani sta creando delle società variegate sotto il profilo etnico e culturale. Parallelamente, la popolazione di persone con una storia di migrazione che invecchia in paesi diversi da quelli di provenienza presenta bisogni di salute nuovi con caratteristiche specifiche, e di conseguenza cambiano i bisogni salute di questa popolazione che non riguardano solo patologie della giovane età, ma che sono anche legate all'invecchiamento. Un esempio in tal senso sono le demenze e disturbi cognitivi, che richiedono un percorso diagnostico e di presa in carico che deve tenere conto di fattori sociali e culturali specifici. Per identificare e promuovere l’implementazione di percorsi di assistenza e buone pratiche cliniche che potrebbero migliorare la qualità delle cure per i migranti con demenza, è fondamentale descrivere le caratteristiche del fenomeno e definirne le dimensioni. Capire quante persone migranti presentano un problema di demenza a partire dalle fonti di dati disponibili è un primo step non banale e richiede la possibilità di mettere in rete diverse fonti informative. Il progetto Immidem parte dalla Regione Lazio, cercando di caratterizzare il fenomeno a livello regionale e di capire se il processo sia replicabile anche in altre Regioni. Sul sito di Immidem, oltre ad un raggruppamento per tematiche (immigrazione e invecchiamento; immigrazione e demenza; valutazione cognitiva cross-culturale), è previsto uno spazio per i pazienti e uno per gli operatori, che si arricchiranno via via di nuovi contenuti. Per approfondire tutto questo, ma soprattutto per restare aggiornati sul progetto Immidem, vi invitiamo a consultare il sito: |