Accesso alla vaccinazione anti Covid-19 nella popolazione immigrata residente a Roma |
Uno studio condotto dal DEP ha valutato l'associazione tra cittadinanza e vaccinazione anti COVID-19 effettuata nel 2021 dalla popolazione adulta residente a Roma, al netto dell’età e dello stato socioeconomico. Lo studio ha valutato anche le differenze tra uomini e donne nella popolazione immigrata. Lo studio ha incluso più di 1 milione e 700 mila persone tra i 18 e i 64 anni di età. Nella popolazione immigrata la probabilità di ricevere almeno una dose di vaccino anti COVID-19 è risultata inferiore del 55% rispetto agli italiani. Una pregressa infezione da SARS-CoV-2 ha ridotto la differenza tra immigrati e italiani al 27%. Per quanto riguarda le differenze di genere, nelle donne immigrate è stata osservata una probabilità di adesione alla vaccinazione dell’11% in più rispetto agli uomini. Tuttavia, nella popolazione proveniente dall'Asia centro-occidentale, le donne hanno mostrato una probabilità di vaccinarsi del 9% in meno rispetto agli uomini. Tali differenze, da considerare in un’ottica di prevenzione, potrebbero dipendere da una diversa health literacy della popolazione immigrata, da strategie di comunicazione poco efficaci nei confronti degli immigrati e da barriere di accesso linguistiche e organizzative. |