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Effetti delle temperature sugli infortuni occupazionali nel settore costruzioni: uno studio nazionale utilizzando le banche dati INAIL PDF Stampa E-mail

construction-g803eed928 640Studi precedenti hanno evidenziato come l’esposizione a temperature estreme aumenti il rischio di infortunio in ambito occupazionale.


Questo studio, a cui ha preso parte il DEP Lazio, approfondisce la tematica focalizzandosi su uno dei settori maggiormente a rischio: le costruzioni. Il settore delle costruzioni infatti conta circa 1,3 milioni di addetti e contribuisce al 9,6% del Pil nazionale. A partire dalle banche dati INAIL sono stati considerati 184,936 infortuni occupazionali avvenuti in questo settore nel periodo 2014-2019.

Attraverso uno studio di serie temporale è stato stimata l’associazione tra temperature e infortuni occupazionali. Per il caldo, lo studio riporta un incremento del rischio di infortunio del 21% per incrementi di temperature sopra al 75° percentile, e un numero totale di infortuni attribuibili al caldo di 3142 casi nel periodo in studio. Tra le professioni a maggior rischio al caldo lo studio identifica i lavoratori non qualificati, i muratori e gli idraulici. Edilizia, cave e siti industriali sono stati gli ambienti di lavoro a maggior rischio, così come attività fisiche specifiche come il lavoro con strumenti manuali, operazioni con macchine e manipolazione di oggetti.

Tale studio è rilevante per l’identificazione degli ambienti di lavoro, professioni e mansioni a maggior rischio di infortunio e per la definizione di misure di prevenzione specifiche nel settore costruzione per ridurre il crescente numero di infortuni rilevati negli ultimi anni.

Clicca qui per il link della pubblicazione.

 

 



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