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L'impatto del COVID-19 sulla chirurgia del collo del femore e delle fratture dell'anca nel Lazio PDF Stampa E-mail

rottura-femore-fisioradi-pesaro-1110x630In Italia si effettuano circa 100.000 ricoveri all'anno per frattura di anca e per frattura del collo del femore, con una maggiore frequenza nella popolazione anziana.

Il DEP ha condotto uno studio con lo scopo di confrontare i volumi di interventi chirurgici per fratture del collo del femore e protesi d'anca durante la pandemia di COVID-19 (2020-2021) rispetto agli anni precedenti (2018-2019), e analizzare l'impatto dell'organizzazione delle cure tra i diversi tipi di ospedali nella Regione Lazio.

Nelle fasi precedenti al lockdown (gennaio - 9 marzo 2020) non è stata riscontrata alcuna differenza nel volume della chirurgia di entrambi gli interventi rispetto agli anni precedenti (2018-2019), mentre da marzo 2020 fino alla fine del 2021 gli interventi per frattura di femore sono diminuiti rispetto al periodo precedente (2018-2019), con una stabilizzazione tra l'estate 2020 e quella del 2021, per poi diminuire ancora a partire dall'inizio della diffusione della variante Omicron (novembre-dicembre 2021). Gli interventi di sostituzione dell'anca hanno mostrato un calo maggiore durante il periodo di lockdown (marzo-maggio 2020) e sono aumentati tra l'estate 2020 e l’autunno 2021. L'incremento delle protesi d'anca, osservato principalmente nel 2021, è dovuto all’attività degli ospedali classificati e alle case di cura private, che da giugno 2020 hanno riportato il volume di interventi per sostituzione dell’anca a livelli più alti rispetto agli anni precedenti (2018-2019), compensando anche il calo dell’attività chirurgica delle strutture pubbliche della Regione.

Questi risultati evidenziano come l'emergenza pandemica abbia avuto un importante effetto indiretto sull'assistenza sanitaria della popolazione in ambito ortopedico. L’impatto, differenziale per le diverse tipologie di strutture, soprattutto per quanto riguarda l’attività programmata, ha ulteriormente accentuato la differente offerta sanitaria tra pubblico e privato, prevalentemente sulla traumatologia nel primo caso e sempre più sugli interventi di elezione nel secondo caso.

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