COVID-19 e mortalità per livello di istruzione: uno studio di coorte sulla popolazione romana |
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I risultati hanno mostrato 47.736 casi incidenti e 2281 decessi. La seconda ondata della pandemia ha avuto un'incidenza dell'infezione molto più alta, mentre la mortalità è stata maggiore nella prima. Complessivamente ci sono state forti disuguaglianze socioeconomiche nell'incidenza dell'infezione, ma l'associazione tra il livello di istruzione e l'incidenza è cambiata nel tempo. Fino a maggio 2020, gli individui con un'istruzione medio-bassa hanno avuto un rischio di infezione inferiore rispetto a quelli con un'istruzione elevata, mentre da settembre a dicembre quelli con un basso livello di istruzione hanno avuto un rischio di infezione del 25% superiore rispetto a coloro con un alto livello di istruzione. Analogamente, sono emerse disuguaglianze educative nella mortalità nell'ultimo trimestre del 2020. Questi risultati indicano che monitorare l'effetto dei determinanti sociali sul rischio di infettarsi e di avere esiti negativi possa essere di supporto alle politiche di controllo dell'epidemia, evidenziando anche la necessità di interventi su comunità svantaggiate per prevenirne e alleviarne le conseguenze. |