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L'impatto del Covid sull'accesso ai servizi sanitari tra i pazienti con Sclerosi Multipla nel Lazio PDF Stampa E-mail

covid smLa sclerosi multipla è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che presenta un alto livello di complessità e rappresenta la causa più comune di disabilità neurologica di tipo non traumatico nei giovani.

La gestione della SM richiede un particolare impegno assistenziale e un approccio di tipo multidisciplinare, ed è noto che la pandemia da COVID-19 ha comportato una riorganizzazione dei servizi sanitari rendendo più complicata l’offerta di assistenza ai pazienti affetti da malattie croniche. Diverse indagini trasversali hanno mostrato nel corso della pandemia una riduzione dell’aderenza alle terapie farmacologiche tra i pazienti con SM e una significativa interruzione dei trattamenti riabilitativi e dei servizi di assistenza domiciliare.

Uno studio condotto dal DEP Lazio ha utilizzato i dati dei sistemi informativi sanitari per confrontare l’andamento dell’accesso alle visite specialistiche ambulatoriali, all’assistenza a domicilio e alle terapie farmacologiche per la SM, durante i primi mesi della pandemia (gennaio-settembre 2020) e lo stesso periodo del 2019.

Lo studio ha coinvolto 9380 pazienti con SM residenti nel Lazio. Tra marzo e giugno del 2020 è stata osservata una riduzione degli accessi ai servizi ambulatoriali rispetto al 2019.
In particolare la riduzione è stata pari all’82% per i trattamenti di riabilitazione, al 56% per la risonanza magnetica e al 91% per le visite neurologiche. Importanti variazioni tra i due anni sono state osservate nei mesi di maggio e giugno 2020 nell'assistenza infermieristica e medica a domicilio (-91%) e nei servizi di rieducazione motoria (-74%). L'aderenza ai farmaci per la SM è stata maggiore nei primi quattro mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2020 (67,1% vs 57,0%).

Durante l'pidemia da COVID-19 e il periodo di lockdown si è verificata una notevole riduzione dell'aderenza ai farmaci e dell’accesso ai servizi di assistenza tra i pazienti con SM. Poiché la pandemia è ancora in corso ed è noto che l'interruzione delle cure ha delle conseguenze negative sul decorso della malattia, è importante monitorare l'accesso all’assistenza di questi pazienti per poter tempestivamente riorganizzare i servizi e garantire trattamenti adeguati, comprese le terapie riabilitative e le cure domiciliari.

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