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L'accesso al pronto soccorso ai tempi del Covid-19. Analisi dei primi tre mesi 2020 nella regione Lazio PDF Stampa E-mail

psNei primi 3 mesi del 2020 si è osservata una netta riduzione degli accessi nei pronto soccorso della regione Lazio rispetto allo stesso periodo del 2019. 

Gli accessi sono passati da un totale di 429.972 nel primo trimestre del 2019 a 353.806 nel 2020. Nelle sole due settimane di marzo, il quadro degli accessi al pronto soccorso ha subito una trasformazione senza precedenti.

Nel 2019 si è osservata una media giornaliera di circa 4.500 accessi al pronto soccorso; nel 2020 si è registrato un andamento simile al 2019 fino alla terza settimana di febbraio, per poi ridursi drasticamente fino a 1000 accessi giornalieri alla fine della terza settimana di marzo e rimanere stabile fino alla fine del mese. La riduzione maggiore si è osservata nella fascia di età compresa tra 0 e 17 anni.

Si è osservata una netta riduzione degli accessi per patologie cardio e cerebrovascolari acute, che sono passati da circa 250 e 350 accessi settimanali negli anni dal 2017 al 2019, fino a circa 50 e 100 accessi nelle ultime settimane di marzo 2020.

Il ricorso al pronto soccorso per un trauma grave risulta abbastanza stabile nel periodo dal 2017 al 2019, con un numero compreso tra 60 e 80 accessi settimanali, mentre è in netta diminuzione nel primo trimestre 2020 fino ad arrivare a circa 30 accessi settimanali nell’ultimo periodo di marzo.

Si sono ridotti drasticamente anche gli accessi per sintomi generici, arrivando fino a 2000 accessi settimanali a marzo 2020, in netta riduzione rispetto ai 7000 accessi settimanali osservati negli anni precedenti.

Gli accessi settimanali per sintomi riconducibili alla polmonite sono progressivamente aumentati nel corso dei primi tre mesi del 2020, arrivando fino a un totale di accessi settimanali per tale causa compreso tra 600 e 800 nelle ultime settimane di marzo; nello stesso periodo degli anni precedenti gli accessi per sintomi legati alla polmonite risultavano stabili intorno ai 500 settimanali.

ps2

Nel corso dell'epidemia di Sars-Cov-2 si è osservata nella regione Lazio una riduzione degli accessi in pronto soccorso, soprattutto a carico delle condizioni potenzialmente differibili, che dimostra una grossa potenzialità del sistema di ridurre il ricorso al PS per condizioni ad alto rischio di inappropriatezza. La corretta applicazione delle norme restrittive e la riorganizzazione delle modalità di accesso al PS sembra aver avuto l’effetto virtuoso di una potenziale ottimizzazione delle risorse disponibili. L’aumento del ricorso al Pronto Soccorso - soprattutto tramite 118 - per polmonite nella fascia di età a maggior rischio per contagio da Sars-Cov-2, riguarda evidentemente i casi potenzialmente legati all’epidemia in corso che necessitano di un corretto inquadramento clinico e ulteriori indagini diagnostiche, rispetto alla consueta routine.

Viceversa, la netta riduzione degli accessi per trauma severo può essere riconducibile alla riduzione degli spostamenti con mezzi propri e delle attività sportive outdoor, che risultano tra i principali fattori di rischio degli eventi traumatici.

Allo stesso tempo, deve essere invece ulteriormente valutato l’effetto della riduzione degli accessi per patologie tempo dipendenti in termini di esiti di salute e appropriatezza dei trattamenti, sia a breve che a lungo termine. Nelle due ultime settimane di marzo si osserva comunque una tendenza alla ripresa del ricorso al Pronto Soccorso per queste patologie tempo dipendenti.

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