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Biosimilari anti-VEGF per la degenerazione maculare neovascolare legata all'età PDF Stampa E-mail

degenerazione maculare neovascolare nella  miopia patologica1La degenerazione maculare neovascolare legata all'età (AMD) è una malattia oculare che causa la perdita della vista e conduce a disabilità. Il trattamento standard dell’AMD neovascolare prevede l’iniezione di inibitori del fattore di crescita endoteliale anti-vascolare (anti-VEGF), direttamente nell’occhio.

Questi, pur essendo efficaci, comportano costi elevati e una notevole richiesta di risorse sanitarie. Un’alternativa è l’uso di un biosimilare, ovvero un prodotto biologico sviluppato per essere quasi identico ai prodotti biologici già approvati, offrendo potenzialmente un’opzione più conveniente.

Il DEP ha così preso parte a una revisione sistematica Cochrane con lo scopo di valutare i benefici e i danni degli agenti biosimilari anti-VEGF rispetto ai prodotti di riferimento approvati per iniezioni intravitreali in persone con AMD neovascolare.

Sono stati ricercati studi su CENTRAL, MEDLINE, Embase, altre banche dati e registri di trial fino al 2 giugno 2023, e sono stati inclusi 9 RCT multicentrici con 3814 partecipanti. Gli studi reperiti hanno confrontato i biosimilari di ranibizumab e aflibercept con i rispettivi prodotti di riferimento. Il follow-up variava da 12 a 52 settimane.

Rispetto all’efficacia, i biosimilari hanno mostrato di essere praticamente sovrapponibili ai propri prodotti di riferimento, sia per il cambiamento della acuità visiva corretta. (BCVA) che per la qualità della vita correlata alla visione. Anche sotto il profilo della sicurezza, gli eventi avversi oculari gravi e quelli che hanno portato alla interruzione della terapia sono apparsi simili tra i gruppi.

Nonostante i risultati promettenti, le prove - che hanno una certezza da moderata ad alta - indicano la necessità di effettuare ulteriori ricerche, in particolare per ciò che concerne l’impatto a lungo termine sia rispetto alla sicurezza che alla qualità della vita. Esistono anche dati limitati su alcuni biosimilari, soprattutto se confrontati con aflibercept.

In conclusione, quindi, mentre i biosimilari anti-VEGF sembrano essere un’opzione praticabile e più conveniente per il trattamento dell’AMD neovascolare, sono necessari ulteriori studi per comprenderne meglio i benefici e i danni a lungo termine.

Clicca qui per il link della pubblicazione.

 

 



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