Variazioni temporali dell’impatto delle ondate di calore sulla mortalità dal 1990-2019. Stime a livello globale, regionale e nazionale |
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A partire dai dati di mortalità e temperatura media giornaliera per 750 città di 43 paesi incluse nella rete collaborativa MCC, di cui fa parte anche il DEP, è stata stimata l’associazione tra ondate di calore e mortalità. Le ondate di calore sono state definite come 2 o più giorni consecutivi con valori di temperatura media giornaliera superiori al 95° percentile della distribuzione annuale. Tali stime, insieme a una serie di meta-predittori sono state utilizzate per stimare l’eccesso di mortalità attribuibili alle ondate di calore con una risoluzione di 0,5°×0,5° a livello globale. Lo studio evidenzia differenze geografiche sia nell’impatto delle ondate di calore che nel trend temporale, evidenziando impatti anche in zone finora poco esplorate come i tropici e le zone polari. L’Europa, ed in particolare l’Europa meridionale che include l’Italia, si conferma tra le aree ad elevato rischio sia per un maggior impatto cumulato che per variazione temporale con un incremento del 6.36% per decade, ascrivibile ad un innalzamento delle temperature più rapido e all’invecchiamento della popolazione in queste zone. I risultati sono importanti per monitorare l’adattamento della popolazione in risposta ai cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature ed il potenziale ruolo degli interventi di prevenzione e resilienza. |