Uso potenzialmente inappropriato di farmaci nella miastenia gravis |
Il DEP Lazio, in collaborazione con l'Università di Firenze, ha recentemente condotto e pubblicato uno studio relativo all'uso potenzialmente inappropriato di farmaci nella Miastenia Gravis. Lo studio è stato realizzato in ambito del progetto CAESAR (Comparative evaluation of the efficacy and safety of drugs used in rare neuromuscular and neurodegenerative diseases), coinvolgendo le regioni Lazio, Toscana e Umbria. Non esiste una terapia specifica per la Miastenia Gravis, il trattamento farmacologico mira al controllo dei sintomi e i farmaci usati in prima linea sono gli anticolinesterasici (in Italia la piridostigmina). Le analisi hanno evidenziato potenziali inappropriatezze d'uso relativamente sia alla presenza di controindicazioni per l'uso della piridostigmina, presente in più del 15% dei pazienti trattati, sia all'uso di farmaci per il trattamento di comorbilità, rilevato nel 60% della popolazione affetta da MG. Indicatori di maggiore fragilità quali età avanzata, comorbidità e politerapia sono risultati essere determinanti dell'utilizzo potenzialmente inappropriato di farmaci nella Miastenia gravis. |