Effetti delle sigarette elettroniche sulla salute: una revisione sistematica |
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Solo nel 2019, in Italia, risultano circa 900.000 utilizzatori, i quali tendono però a trascurare il rischio assoluto del prodotto in favore del rischio relativo rispetto alle sigarette tradizionali.
La Regione Lazio, a seguito dell’allerta di grado 2 emanata dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle Nuove Sostanze Psicoattive, ha esteso il divieto di fumo alle sigarette elettroniche nelle strutture sanitarie del Lazio con una nota (numero U0825190 del 16 ottobre 2019) inviata a tutte le Direzioni delle Aziende sanitarie, estendendo di fatto la Legge 3/2003 (“Legge Sirchia”) sul divieto di fumo nei luoghi pubblici alle sigarette elettroniche. Troppe ancora sono le informazioni che non si conoscono sugli effetti sulla salute, specialmente a lungo termine, e vi è la necessità di sintetizzare le prove disponibili. Il DEP, dietro mandato della Regione Lazio e in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha effettuato una revisione sistematica delle prove disponibili, da cui sono emersi: effetti sull’apparato respiratorio, ovvero sintomi a carico delle prime vie aeree quali tosse, catarro, asma e sintomi bronchitici, fino a casi di bronchite cronica e BPCO; effetti sull’apparato orofaringeo, ovvero lesioni infiammatorie nella cavità orale, lingua nera villosa, reazioni allergiche, formazione endogena di cancerogeni, sviluppo di cancro orale; effetti sull’apparato cardiovascolare, come l’aumento del battito cardiaco e della pressione sistolica e diastolica; effetti su cute ed annessi, ovvero casi di dermatite squamosa e pruriginosa; vari effetti legati al fumo passivo. Nonostante questi risultati evidenzino una serie di possibili rischi legati all’utilizzo di e-cig, vi è comunque bisogno di ulteriori studi ben condotti e con periodi di follow up più lunghi per confermarli. Cliccando qui trovate l'articolo. |