Le misure di esito utilizzate nella ricerca clinica ("outcome") – al contrario di quanto sarebbe auspicabile – non sempre coincidono con quelle di maggiore interesse per i pazienti, per i medici e per il servizio sanitario nazionale (SSN).
Nella letteratura medicoscientifica molti studi randomizzati controllati confrontano l'efficacia dei trattamenti sulla base di misure di esito clinicamente poco rilevanti (cosiddetti outcome surrogati). L'autorizzazione al commercio di tali terapie da parte delle autorità regolatorie, oltre a complicare l'iter di autorizzazione, genera tensioni tra i bisogni dei SSN, dei singoli medici e dei pazienti.
Chi decide le misure di esito da indagare nella ricerca clinica? Quali sono i fattori determinanti di tale scelta? Come evitare che si creino tensioni tra le varie figure coinvolte? Saranno questi i temi affrontanti nella mattinata del 19 novembre dai diversi attori che a vario titolo e da diversi punti di vista partecipano al processo di produzione della conoscenza scientifica clinica nel nostro Paese.
Questo incontro è organizzato nella mattinata del 19 novembre in apertura del convegno internazionale COMET (Core Outcome Measures in Effectiveness Trials) (www.comet-initiative.org).
Il COMET ha lo scopo di stimolare e facilitare lo scambio di idee e informazioni per promuovere la ricerca metodologica nel settore dell'identificazione, sviluppo e applicazione di un insieme minimo di misure di esito da considerare in tutti gli studi clinici di una particolare condizione, definiti "Core Outcome Sets". I lavori del convegno COMET inizieranno nel pomeriggio del 19 novembre 2014. Nell'incontro della mattina sarà presentato il punto di vista del finanziatore della ricerca pubblica, quello dell'industria farmaceutica, del ricercatore - che spesso ha pochi margini nella proposta degli esiti da valutare, soprattutto nei protocolli di ricerca internazionale o sponsorizzati - e infine quello del paziente, con i suoi pressanti bisogni di risposta alle domande sull'efficacia e la sicurezza delle diverse possibili opzioni terapeutiche. Al termine della mattinata si discuterà delle possibili strategie per cercare di conciliare gli interessi economici, le esigenze delle autorità regolatorie, i bisogni dei servizi sanitari e gli interessi e le necessità dei pazienti.
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