Tra gli effetti indiretti dei cambiamenti climatici vi sono il cambiamento della stagionalità pollinica sia in termini di anticipazione che in termini di durata e allergenicità delle specie.
I pollini rappresentano uno dei principali tipi di allergeni presenti nell’ambiente e rappresentano un rischio per la salute delle persone allergiche, nelle quali possono provocare una serie di risposte acute a livello respiratorio, oculo-nasale e cutaneo a causa delle reazioni di ipersensibilità a livello del sistema immunitario.
A contatto con le mucose delle prime vie respiratorie (naso e bocca) e degli occhi i granuli di polline rilasciano il loro contenuto di allergeni che scatenano la reazione di ipersensibilità provocando diversi sintomi a seconda della patologia della persona.
Consulta le pagine “Allergia ai pollini, consigli utili” del Ministero della salute