Farmaci biologici in gravidanza: uno studio di coorte del progetto VALORE |
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In particolare, è stato analizzato l’uso di farmaci biologici prima, durante e dopo le gravidanze relative a 1.763 parti avvenuti tra il 2009 e il 2021. I risultati mostrano che i farmaci biologici sono stati utilizzati principalmente per trattare malattie reumatiche (33,6%), dermatologiche (32,6%) e gastrointestinali (28,4%). Tuttavia, durante la gravidanza, il loro uso è diminuito drasticamente, passando dal 37,3% nel primo trimestre al 17,6% nel secondo e all’11,3% nel terzo. Dopo il parto invece si è registrato un nuovo aumento. Parallelamente, è stato osservato un maggiore ricorso a farmaci sintomatici per le malattie reumatiche e a farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) per quelle gastrointestinali. Fattori come l’età materna superiore ai 35 anni e la regione di residenza sembrano influenzare la continuità della terapia con biologici. Nel complesso, lo studio sottolinea l’importanza di un approccio terapeutico personalizzato e la necessità di sensibilizzare medici e pazienti sui rischi e benefici dei farmaci biologici durante la gravidanza, promuovendo una maggiore consapevolezza su questi trattamenti. |