Tasso di mortalità nella chirurgia delle protesi mammarie: si può mitigare il rischio di BIA-ALCL? |
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All’intervento di BI sono associati diversi esiti avversi post chirurgici, tra questi la mortalità è sicuramente l’evento più temibile. La mortalità dopo chirurgia implantare del seno (BISM) è stata calcolata come mortalità perioperatoria in 99.690 pazienti sottoposte a chirurgia BI per indicazioni oncologiche e non oncologiche. La mortalità dopo chirurgia implantare del seno (BISM) è risultata pari a 0 e l'età media al momento del primo impianto (A1P medio) è stata di 34 anni per l'aumento del seno e di 50 anni per la ricostruzione del seno. Indipendentemente dall'indicazione, da una revisione della letteratura si può presumere che l'A1P medio sia di 39 anni, mentre la durata di vita media dell'impianto è stato stimato in 9 anni e l’aspettativa di vita delle donne (WLE) in 85 anni. Questo studio, quindi, ha dimostrato per la prima volta che il rischio di BISM è pari a 0. Questa informazione, e la consapevolezza che le pazienti con BI saranno sottoposte a una o più procedure di revisione, o eventualmente di espianto, nel corso della loro vita, possono aiutare i chirurghi nel processo decisionale di una sostituzione o espianto preventivo nei pazienti ad alto rischio di BIA-ALCL. La raccomandazione dello studio è che le pazienti con impianti macrotesturizzati esistenti hanno un'indicazione relativa all'espianto e alla capsulectomia totale. La decisione finale deve essere condivisa dal paziente e dal chirurgo dopo una valutazione dei benefici, dei rischi chirurgici e delle patologie associate. |